Migranti: siamo concreti

migranti

«Sulla questione migranti bisogna essere concreti: non possiamo bloccare i flussi migratori, ma dobbiamo convogliarli nella giusta direzione».

Si è parlato di immigrazione, dinamiche a processi di mobilità lunedì pomeriggio, in Sala della Conceria e se ne riparlerà domani sera, giovedì: «Essere presente all’incontro con la Prefettura è fondamentale per comprendere le dinamiche che si stanno creando – considera Alessandro Sicchiero, segretario del Partito Democratico chierese, al termine dell’incontro di lunedì 10 dicembre – C’erano la dott.ssa Donatella Giunti, funzionario della Procura di Torino, e la dott.ssa Anna Miglietta, docente del Dipartimento di Psicologia di Torino. Approfondire è fondamentale. La nostra società, ma la stessa Chieri, è in una fase di cambiamenti repentini e non possiamo esimerci dal comprendere fino in fondo le dinamiche che regolano i flussi migratori, siano essi regolari o irregolari».

La necessità è soprattutto quella di capire la situazione rispetto al Chierese: «Come figure politiche abbiamo un dovere: garantire ai cittadini quei servizi essenziali a mantenere un degno tenore di vita. Questo vale sia per chi risiede qui da sempre, sia per chi arriva. Ciò può essere assicurato solo e soltanto attraverso l’ascolto attivo delle problematiche delle fasce più deboli» aggiunge Sicchiero.

«Vivo Chieri da sempre e ho visto quanto stia cambiando. Siamo in un momento di grandi incertezze e ritengo di vitale importanza che l’amministrazione, libera da pregiudizi, si ponga allo stesso livello dei cittadini, recependone le paure e offrendo soluzioni concrete ai loro dubbi. Non è l’immigrazione regolare a spaventare, ma quella fuori controllo, fuori dalle leggi».

Ecco perché, conclude, diventa «opportuno gestire le singole persone, prima di gestire i territori in cui esse vivono. Chieri non è solo una città, ma una rete di persone, giovani, anziane, più o meno adulte. E alcune di queste persone, pur non essendo nate sul territorio, lo vivono giorno dopo giorno, in una condizione di regolarità. Negarlo non servirà a nulla. Accettarlo, e trasformarlo in un nuovo punto di partenza, può essere un’interessante opportunità per la Chieri che lasceremo ai nostri figli».