Mensa negata ai bambini: un atto gravissimo

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«Negare il cibo è una delle crudeltà più grandi che l’essere umano possa pensare, ma ancora più grave è se la mensa è negata ai bambini, creando all’interno delle scuola differenze e ghetti».

Non ha mezzi termini Alessandro Sicchiero, segretario PD Chieri e padre di tre figli in risposta alla notizia che a Lodi alcuni bambini di famiglie extracomunitarie non possono più accedere alla mensa. Effetto del nuovo regolamento sui servizi accessori approvato dalla giunta di centrodestra di Lodi, guidata dalla sindaca della Lega, Sara Casanova. Il regolamento impone alle famiglie di produrre documentazioni sull’assenza di reddito e proprietà rilasciate dai Paesi d’origine, che però in molti casi non riescono ad avere e sono dunque costrette a optare per il pasto da casa.

«Una decisione politica che apre le porte a situazioni ben più discriminatorie – rammenta Sicchiero – Proprio oggi, 16 ottobre, anniversario del “sabato nero” del ghetto di Roma, quando le SS hanno invaso le strade rastrellando 1024 persone, tra cui oltre 200 bambini, sapere che un sindaco si faccia promotore di un’azione del genere fa paura».

A compensare la decisione leghista però ci hanno pensato le famiglie lodigiane e non solo: «Il popolo italiano ha dato uno schiaffo alla Lega: in pochi giorni c’è stato un boom di adesioni alla colletta della Caritas pro-immigrati – sottolinea Sicchiero – Così mentre la sindaca di Lodi si è inventata un modo per privare 300 bambini della mensa, la sottoscrizione promossa dalle organizzazioni cattoliche è stata un successo».
Una reazione che ha costretto anche il Governo giallo-verde a prendere le distanze dalla Giunta del Carroccio: «Purtroppo questo non è un caso isolato e stanno venendo alla luce sempre più situazioni simili – conclude Sicchiero – Dobbiamo essere vigili e contrastare queste azioni e non per buonismo, ma perchè chi dimentica il passato, ruba il futuro dei propri figli. Adesso erano i bambini degli immigrati, domani potrebbe essere qualcun altro».